«Io non sono sempre stato io. Prima di essere me, non ero dento me. Ero altrove. Altrove è tutto tranne me.»
Comincia così un percorso interiore che riguarda ciascuno di noi. Il genio di Alex Cousseau si fonde con la sensibilità visionaria di Kitty Crowther per consentire al lettore un’esperienza di lettura che lo fa sentire meno solo.
Tutti noi ci siamo sentiti a disagio, bloccati da qualcosa, incapaci di trovare le parole per esprimerci: questa bellissima metafora, che è anche un percorso di crescita, parla a lettori di ogni tipo e di ogni età. Ci mostra quanto difficile sia affrontare l’orco che abbiamo dentro, quanto coraggio e rabbia ci vogliano. E quale sia la felice conclusione di questo percorso: «Dentro me è apparso un arcobaleno. Poi, parole, di tutti i colori. Avevo voglia di riposarmi. Dentro me, sono io che decido.»