«si consiglia bibamente la lettura ad alta boce, faceddo un gradde respiro priba di cobinciare»
Ecco, nell’avvertenza iniziale sono racchiuse tutta la genialità e l’assurdità di questo libro. Una storia per molti versi senza capo né coda, fatta per giocare con suoni e parole, per il piacere puro della lettura. Perché in primavera, si sa, col cambio di stagione il rischio di raffreddori è dietro l’angolo, e allora a un naso otturato non resta che partire alla ricerca del grande fazzoletto.
p.s.: come avverte l’autore, questa storia è ispirata al racconto di Gogol del 1835.