La produzione letteraria di Angela Carter è stata scritta al di fuori di ogni convenzione letteraria. La sua vocazione a rimettere in gioco i topoi delle fiabe tradizionali l’ha spinta spesso verso un ambiguo sensualismo; un espediente utile però a indagare in modo originale e scanzonato i temi dell’identità femminile. Questa ricerca ha fatto della Carter quindi una delle scrittrici più interessanti della seconda metà del Novecento.
Come punto di partenza e di arrivo del suo lavoro, Angela Carter ha scelto la fiaba tradizionale. Un patrimonio narrativo che lei ha studiato e rielaborato.
Nella raccolta Le mille e una donna sono collazionate 104 fiabe da tutto il mondo, con una caratteristica in comune: hanno tutte una protagonista femminile. Che sia astuta o sciocca, ingenua o civettuola, la protagonista è sempre al centro della vicenda. Questo libro quindi non rappresenta quindi soltanto l’esito maturo di una vita di ricerche dell’autrice, ma anche un modo per sondare le radici matriarcali del genere fiabesco.
Per approfondire l’opera e la vita dell’autrice, rinviamo alla voce di Wikipedia dedicata a Angela Carter.